La crisi fa bene all’Italia

Pubblicato: 5 gennaio 2009 da Dadi in Economia, Finanza, Italia, Mercato

UN’anno fa parlavano dell’Italia come uno dei peggiori paesi al mondo, ricco solo di beltade architettoniche e culturali tanto antiche come il suo popolo, il suo sistema socio-economico e la sua politica.

Solo un anno or sono gli extra-italiani ci criticavano, indiziando pure che la Spagna ci avesse già molto superato. Per il piacere dei soliti gufi nazionali snob, radical-chic ed esterofili per partito preso.

E un anno dopo?

Pochi avevano voluto vedere, sentire e capire la grande crisi in corso. Crisi che ha destabilizzato il mondo economico come noi lo conoscevamo.

Oggi – un anno di distanza dai fatti suddetti – l’Italia non solo non è dietro alla Spagna ma si trova pure davanti all’Inghilterra, complice la sterlina ai minimi storici: praticamente al pareggio con l’euro.

Il nostro paese (spesso sbeffeggiato e deriso e citato fino al recente passato nei media stranieri solo per il Colosseo, Venezia e il Vaticano) ha la seria opportunità di prendersi la rivincita: le famiglie italiane (per indole e cultura) sono le meno indebitate di quelle dei paesi c.d. industrializzati. E il debito pubblico di molti stati, tra quelli che spesso ci hanno severamente ammonito e offeso, tra non molto si troverà peggiore del nostro.

Si sa che il botto è più forte più si va veloce. Forse noi saremo stati anche un po’ troppo prudenti a non farci abbagliare dalla new economy, dai soldi virtuali e dalla finanza spregiudicata dei banchieri di Wall Street o della City.

Ma senza voler per forza godere con il detto del “cinese”, mi si passi un altro adagio: chi va piano va sano e va lontano.

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