UFO: il telefilm che ha segnato un epoca

Pubblicato: 26 luglio 2007 da Dadi in Citazioni, Classici, Cult, Fantascienza, Forza Italia, Inchieste, Internazionale, Ricordi, Spettacolo, Technology, Televisione, Viaggi

40_ufo.jpg   È passato poco più di un anno da quando gli astronauti americani Neil Armstrong ed Edwin Aldrin hanno compiuto una delle più straordinarie imprese della storia dell’umanità: la prima passeggiata dell’uomo sul suolo lunare.

Nel settembre 1970 i produttori inglesi Gerry e Sylvia Anderson, reduci dai successi della serie “Thunderbirds” e “Captain Scarlet and the Mysterons” (prodotti con la tecnica della Supermarionation), più altri lavori, elaborarono un’idea fin nei minimi dettagli: unendo ai modelli di sceneggiatura, che li avevano caratterizzati, l’incombenza del pericolo alieno, ottennero come risultato una nuova serie televisiva: UFO; uno dei più bei telefilm puramente fantascientifici di quegli anni (e forse di sempre).

Ci troviamo nel 1980 con la Terra sottoposta a incursioni di alieni che rapiscono ignari esseri umani ed espiantano loro gli organi per poterli utilizzare in sostituzione dei propri in stato di degenerazione.
ufo_20strakerdesk_9.jpg   Per contrastare questa “invasione”, che viene tenuta segreta dal governo onde evitare il panico, viene creata la S.H.A.D.O. (Supreme Headquarters Alien Defence Organization) un’ente ai più alti livelli di sicurezza e fornita di strumenti avanzatissimi.
Il comando della S.H.A.D.O. viene affidato al colonello Ed Straker (impersonato da Ed Bishop) che viene assistito dal colonello Alec Freeman (George Sewell) e dal colonello Paul Foster (Michael Billington) ex pilota collaudatore che viene arruolato dopo essersi imbattuto per caso nel segreto della S.H.A.D.O.
Il quartier generale dell’organizzazione si trova in Inghilterra nei sotterranei di alcuni studi cinematografici di proprietà di Straker, la cui copertura è, appunto, quella di produttore cinematografico. Il comandante Straker accede ai sotterranei entrando nel suo ufficio, che è un vero e proprio ascensore, e scende dagli studi alla base segreta.
Gli strumenti e le armi a disposizione della S.H.A.D.O. sono, come detto, numerosi e modernissimi.
Per contrastare la minaccia UFO nello spazio il colonnello Straker ha a disposizione un satellite, il SID (Space Intruder Detector, un satellite-radar in orbita geostazionaria che scandisce tutto lo spazio del sistema solare per avvertire dell’arrivo di oggetti volanti non identificati, dotato di intelligenza artificiale e in grado di individuare e anticipare le mosse del nemico) e un’intera base lunare. Alla base lunare sono presenti dei mezzi per muoversi sulla superficie (dotati di dispositivo antigravitazionale che li fa levitare sul terreno del satellite) e i 3 micidiali Intercettori, sorta di caccia con un unico missile (nucleare) che viene lanciato contro gli UFO in base ai calcoli fatti dal SID e dal centro di controllo di Base Luna (generalmente comandato dal tenente Gay Ellis – Gabrielle Drake). Io il modellino dell’Interceptor (credo distribuito in Italia dalla Polistil) che sparava il razzetto ce l’avevo!! 😀
Se gli UFO fossero riusciti ad attraversare le difese spaziali, la S.H.A.D.O. poteva ricorrere anche a micidiali mezzi “terrestri”. Infatti nei mari del pianeta vi sono un imprecisato numero di Skydiver, dei potentissimi sottomarini in grado di lanciare un caccia da combattimento (il mitico e incredibile Sky1, di cui io, piccolo fanciullo pieno di “perché”, mi domandavo come facesse a non esplodere in mille pezzi mentre si infilava a tutta velocità nei flutti, mah!?) per contrastare gli UFO nei cieli; inoltre per fronteggiare eventuali alieni che riescano a raggiungere il pianeta ci sono i Shado Mobiles, veicoli cingolati, armati, che generalmente si muovono in gruppi di quattro di cui uno funge da centro operativo.
Altri mezzi a disposizione della S.H.A.D.O. sono le potentissime automobili in dotazione ai comandanti (la forma delle auto è molto avveniristica ma, debbo dare alcune delusioni, pur sembrando una Citroen taroccata, è in realtà una Ford Zephyr sovrastata da una struttura in plexiglass colorato), aerei da trasporto (dalla forma simile a quella di un Concorde) e navette spaziali che vengono lanciate dalla stratosfera da un aereo e che servono per raggiungere Base Luna.Un aspetto interessante di questa serie è il tentativo di anticipare le mode con delle giacche senza collo indossate dagli uomini (che effettivamente oggi si vedono in giro, magari sperando di essere a la page oppure a New York) o con le parrucche viola delle donne di Base Luna.
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Furono trasmessi 26 episodi la prima volta in Inghilterra dal 1970 al 1973. E un anno dopo l’avvio sulla TV inglese arrivarono anche in Italia.

Nell’intera serie di telefilm, a parte che non ricordo di aver mai visto in modo nitido come fossero fatti gli alieni, non sono mai perfettamente spiegate le loro vere intenzioni: il comandante Straker formula la teoria che la razza aliena che cerca di arrivare sulla Terra è composta da umanoidi praticamente incamminati sulla via dell’estinzione e che, ritrovandosi ormai sterili, cercano di rapire gli esseri umani per utilizzarli come deposito di organi per successivi trapianti.

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Chi non ricorda la trottola luminosa?

Pensata per l’infanzia, la serie UFO divenne ben presto un cult anche e soprattutto per gli adulti – non necessariamente appassionati di fantascienza – per via di una trama inquietante, un certo senso del mistero, una violenza spesso accennata e intuita ma mai esplicitata e, non ultimo, uno sfumato erotismo ravvisabile in molte scene, erotismo sconosciuto alle conformistiche produzioni dell’epoca.

Visto il budget, la produzione degli effetti speciali poteva essere considerata all’avanguardia per quel periodo. L’accattivante colonna sonora composta da Barry Gray fece poi il resto.

Della serie ‘che fine hanno fatto’, Ed Bishop fu in qualche modo spesso collegato alla cinematografia di fantascienza.
Il ruolo del Comandante Straker lo ottenne perché già collaborava con Gerry Anderson, offrendo la sua voce al personaggio di “Thunderbirds”.
E’ stato anche attore in un’altra delle pellicole cult di ogni tempo, “2001, a space odissey” (spero che non mi si richieda di tradurlo 🙂 ) dove interpretava il Capitano della navicella lunare.
Una comparsa nel “Lolita” di Stanley Kubrick e in due film della serie 007 “Si vive solo 2 volte” e “Una cascata di diamanti” (per la cronaca era in competizione con Roger Moore per la parte proprio del super agente James Bond lasciata dall’inossidabile Sean Connery); un ruolo importante in “Ultimi bagliori di un crepuscolo”, film del ’76 con Burt Lancaster, dove interpreta il Maggiore Fox, e l’ultimo lavoro è “500!” (la locandina appare proprio con la mitica utilitaria italiana) del 2002 dove fa’ il ruolo del Reverendo Jones, un telepredicatore folle che assolda un killer per uccidere il Papa e i principali capi religiosi presenti in concilio a La Spezia.
Politicamente impegnato, è stato uno dei partecipanti attivi alla protesta nel 2004 in Inghilterra contro la Guerra in Iraq.
Ed Bishop è morto mercoledì 8 giugno del 2005, pare a causa di un’infezione cardiaca contratta durante un intervento chirurgico (ma la questione è avvolta da un alone di mistero), in Inghilterra all’età di 73 anni.
La cosa alquanto curiosa è che, poche ore prima (il 3 giugno 2005), anche Michael Billington, che interpretava il Colonnello Foster in UFO, era morto per cancro all’età di 63 anni.
Fu premiato, alla memoria, con il British Academy Television Awards nel 2006.

Mi piace chiudere con questa mirabile citazione proprio di Ed Bishop, parlando, in un’intervista nel 2003, della comparazione tra il futuro immaginato nella mitica serie TV e il futuro reale: <<… Tutto quello che era presente in UFO era molto possibile ed è arrivato. Certo, nessuno ha predetto che il futuro che oggi viviamo sarebbe stato perfetto, perché fino a quando avremo degli esseri umani in giro la perfezione non potrà mai arrivare.>>
Da scrivere a caratteri cubitali: FINO A QUANDO AVREMO DEGLI ESSERI UMANI IN GIRO LA PERFEZIONE NON POTRA’ MAI ARRIVARE. Quanto è vero!!!

commenti
  1. emiliano66 ha detto:

    Rimando gli appassionati al sito http://ufoseries.com/
    Per quanto riguarda gli ALIENS cosi’ erano chiamati gli esseri UFO, ricordo perfettamente che il loro casco scuro non permetteva l’identificazione del volto: all’interno un liquido nerastro gli permetteva di respirare…

  2. Dadi ha detto:

    E’ vero! adesso che l’hai citato, come un flash-back rivedo il liquame scuro dentro il casco degli alieni. Che mito.
    Grande Emiliano

  3. Oscar ha detto:

    UFO fue una gran serie. Muy sofisticada, sexy y psicológica.

    Tengo maquetas de esa serie.
    Saludos
    Oscar.

  4. Suite ha detto:

    C’era solo un particolare storto nella serie… la denigrazione degli alieni come pericolo!
    Peccato che questa propaganda negativa si aggiungesse al mito dei marziani cattivi e invasori, quando invece sono sempre i soliti umani ad amazzarsi fra loro e ad inquinare il proprio pianeta!!!!

  5. Dadi ha detto:

    Nella cultura cinematografica (specie di estrazione yankee) c’è sempre la necessità di trovare “il nemico“. Ricorate: i russi dominavano la scena durante il periodo della Guerra Fredda, poi soppiantati dagli odiati cinesi e oggi dagli islamici.
    Quindi il fatto che si usasse una simbologia, in specie gli alieni, mi sembra perfettamente in linea. Almeno in questi telefilm noi umani abbiamo combattuto contro un nemico immaginario, poca cosa rispetto ai poveri abitanti dell’America sterminati sul serio dai colonizzatori bianchi.

  6. Corrado ha detto:

    A dire la verità, mi ricordo benissimo una puntata, l’unica, dove si vedeva in viso l’alieno.
    Un ufo atterra per un guasto vicino un villino di una vecchietta. Penso fosse cieca. L’alieno si toglie il casco e mostra il suo viso verde. Ricordo che aveva un viso umano (verde) ma simpatico.
    Qualcuno sà dove trovare le puntaTE DEL TELEFILM?

  7. marco3431 ha detto:

    Tutte sulle auto depoca e storiche. Auto gioielli della meccanica, un sito per appassionati di auto depoca Italiane e straniere

    • Dadi ha detto:

      se voi condividere il tuo sito basta che lo dici, magari nell’area “LINKATI QUI” dedicato appunto agli amici blogroller che vogliono scambiarsi i loro blog.

  8. angelo ha detto:

    anch’io ho un ottimo ricordo di questa serie di telefilms che ha accompagnato la mia adolescenza; mi sembra di ricordare, ma potrei sbagliarmi, che il liquido che respiravano gli alieni fosse di colore verde, poichè era un composto a base di clorofilla, (mi sembra di ricordare che in un episodio il colonnello Foster mentre si trova in un centro S.H.A.D.O., per ritemprarsi dalle fatiche quotidiane, sviene in una stanza adibita a sauna per il troppo calore e vive l’incubo di essere rapito da questi alieni che fanno respirare pure a lui questo composto in quanto consentirebbe agli organi respiratori ed al cuore di affrontare meglio i viaggi inerstellari che debbono compiere gli alieni per arrivare sulla Terra).
    Ad Ogni buon conto quando mi capita di rivederli su qualche rete televisiva locale li riguardo sempre molto volentieri, mentre se mi succede di trovarne in dvd, non me li lascio scappare.

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